Nasce l'Università di Castilla-La Mancha La sua storia risale al 1985, anche se formalmente è stata creata. attraverso la legge del 30 giugno 1982, frutto dell'autonomia politica e della volontà collettiva espressa dalla società Castigliano-La Mancia e condivisa dal Governo regionale.
Fin dalla sua nascita, è nata come fattore di coesione territoriale e sociale, con un obiettivo chiaro davanti a sé: agire come tassello fondamentale per lo sviluppo economico, sociale, culturale e tecnologico della Comunità Autonoma, fornendo risposte al presente e al futuro. esigenze.
Nel 1982, il professor Javier de Cárdenas y Chávarri fu nominato presidente della Commissione di gestione incaricata del lancio dell'Università di Castilla-La Mancha. Un anno dopo, e fino al 1988, questa carica sarà ricoperta dal professor Isidro Ramos Salavert, attualmente rettore onorario dell'istituzione accademica e da questa data è ricoperta dal professor Luis Arroyo, Calzolaio. Gli succede il professor Ernesto Martínez Ataz, che accetta È entrato in carica nel 2003 e lo ha ricoperto fino al dicembre 2011. Attualmente, il professor Miguel Ángel Collado Yurrita esercita questa responsabilità, dopo le elezioni tenutesi nel novembre 2011. Quando questo progetto diventa realtà, vengono integrati nella stessa istituzione i diversi centri esistenti nella regione.
Da allora, ha facilitato l'accesso dei giovani all'istruzione superiore e ha dato energia alla vita delle città in cui si trovano i suoi quattro campus: Ciudad Real, dove si trova la sede del suo rettorato, Albacete, Cuenca e Toledo.
Attualmente i suoi insegnamenti si estendono anche alle città di Almadén e Talavera de la Reina. In questo processo, l'Università regionale si è evoluta, superando i 5.570 studenti con cui ha iniziato il suo percorso, agli oltre 30.000 che conta attualmente; dai 307 docenti degli inizi ai quasi 2.400 che insegnano oggi; da un budget di poco più di 6 milioni di euro per il primo corso inaugurale, ai quasi 247 milioni di euro che gestisce 30 anni dopo.
L'Università di Castiglia-La Mancia dispone di un Parco Tecnologico dedicato alla ricerca e allo sviluppo scientifico e culturale dell'Istituzione, oltre ad avere l'Istituto per lo Sviluppo Regionale (IDR) della comunità autonoma di Castiglia-La Mancia.